(di Flavia Balestra) Protocollo d’intesa tra Provincia, Asi, Cgil, Cisl e Uil su sicurezza e legalità per lavoro e investimenti.
A sottoscrivere il patto i presidenti di Provincia e Asi, Rizieri Buonopane e Pasquale Pisano, i segretari generali delle organizzazioni sindacali, Franco Fiordellisi, Fernando Vecchione e Luigi Simeone.
Provincia, Asi, Cgil, Cisl e Uil con questo accordo intendono “sostenere e definire lo sviluppo del territorio attraverso strumenti di condivisione e tutela di lavoratrici e lavoratori, in considerazione delle ingenti risorse derivanti dall’attuazione del PNRR, delle risorse a valere sul nuovo ciclo programmatorio 2021-2027, del Fondo nazionale Sviluppo e Coesione e delle ricadute sul territorio, tenuto conto anche dei fenomeni e dei rischi di infiltrazione nell’economia da parte della criminalità organizzata”.
Il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale del territorio e la promozione del diritto, della regolarità e della qualità del lavoro costituiscono una priorità per i sottoscrittori.
“Fenomeni degenerativi quali imprese irregolari e cooperative spurie, sub-appalti illegittimi, caporalato, evasione fiscale e contributiva, irregolarità contrattuali, applicazione di CCNL di comodo, mancata applicazione delle norme di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, determinano dumping contrattuali a danno di lavoratori e imprese regolari e finiscono per minare la ripresa e la crescita economica prima ancora che la coesione sociale – rimarcano i sottoscrittori nel protocollo - Ai fini dell’ottimizzazione della spesa e l’allocazione delle risorse definite dal PNRR, dal nuovo ciclo programmatorio 2021-2027 e dal Fondo nazionale Sviluppo e Coesione, risulta fondamentale e strategico per l’Irpinia investire su sviluppo sostenibile, innovazione e transizione tecnologica e ambientale, con azioni positive di crescita occupazionale e inclusione sociale, riduzione del divario di genere e generazionale e contrasto di ogni forma di sfruttamento del lavoro, al fine di incrementare significativamente la quantità e la qualità dei servizi, fondamentali per combattere la desertificazione demografica, industriale e dei servizi”.
Provincia, Asi, Cgil, Cisl e Uil concordano che i contenuti del protocollo “vengano adottati per tutte le procedure di affidamento/assegnazione in appalto di Lavori, beni e servizi che verranno coordinate e svolte dall’Asi, dalla Provincia e dagli Enti che ad essa faranno riferimento per il supporto e la definizione di bandi e procedure di affidamento; l’impiego delle risorse avvenga in applicazione e nel rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali e di Lavoro e accordi Territoriali e aziendali sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, assicurando una gestione trasparente della ricerca e della selezione dell’occupazione, nel rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza del lavoro, puntando al rafforzamento della qualità del lavoro e delle competenze di lavoratrici e lavoratori”.
Viene assicurato l’impegno da parte delle stazioni appaltanti a espletare il confronto preventivo all’avvio delle procedure di appalto con le articolazioni territoriali e di categoria delle Organizzazioni Sindacali firmatarie del protocollo.
Per qualsiasi procedura di affidamento lavori, servizi e forniture la stazione appaltante si impegna a indicare le caratteristiche e i requisiti dell’appalto e si impegna ad applicare o a far applicare integralmente, nei confronti di tutti i lavoratori impiegati nell’esecuzione dell’appalto, il trattamento economico e normativo stabilito dai CCNL sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.