(di Paolo Colucci) C’è anche un giovane avellinese di 28 anni coinvolto nel blitz della Dda di Napoli che ha portato all’arresto di 17 persone e smantellato due clan rivali operanti a Brusciano. Il ragazzo, residente da anni a Brusciano, è stato raggiunto dal provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia. Al 28enne, già gravato da precedenti penali, sono contestati, insieme alle altre sedici persone, i reati, in concorso, di associazione di tipo mafioso finalizzata alla ricettazione, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, tentato omicidio e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. A finire in manette anche i capi dei due clan Rega ed Esposito-Palermo. Ad eseguire gli arresti sono stati i Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna che hanno condotto le indagini insieme ai colleghi delle Stazioni di Brusciano e Marigliano. Tra i reati contestati c’è anche il ferimento del padre di un carabiniere avvenuto nel dicembre 2017 in un agguato. L’uomo fu colpito per errore. L’attività d’indagine è iniziata nel 2017 e proseguita fino a dicembre 2020. Ciò ha permesso di documentare l’operatività dei due clan camorristici rivali che operano entrambi operanti a Brusciano e nelle zone limitrofe. I due sodalizi erano dediti alla gestione di alcune piazze di spaccio. Accusati anche di estorsioni, attentati dinamitardi, reati contro la persona, in materia di armi e del traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti di varia natura che venivano commercializzati all’interno delle locali piazze di spaccio.