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Occhio al corvo, non dimentica i "cattivi"

2022-10-07 18:30

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Selvaggio e Libero, animali, Selvaggio e Libero , Rubrica ,

Occhio al corvo, non dimentica i "cattivi"

(di Flavia Balestra)Ricordate “The birds” (Gli uccelli) il famosissimo film di Alfred Hitchcock, del 1963?

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(di Flavia Balestra)

Ricordate “The birds” (Gli uccelli) il famosissimo film di Alfred Hitchcock, del 1963? Racconta dell'attacco assassino di stormi sempre più numerosi di uccelli nei confronti degli umani. Gabbiani e, soprattutto, corvi. C'è un episodio curioso del film che sostanzia l'argomento di cui ci occupiamo oggi. Uno degli attori, Rod Taylor, subiva quotidianamente l'attacco di uno dei corvi addestrati utilizzati durante le riprese. Il timore era tale che ogni giorno l'attore, recandosi sul set, domandava agli addetti alla lavorazione se “quel” corvo fosse impegnato a girare delle scene. Non c'era bisogno nemmeno di attendere la risposta: il corvo si staccava dal pezzo di legno sul quale stazionava per attaccare Rod Taylor, cercando di beccarlo furiosamente.
Un episodio curioso punto e basta? No, se si guarda ad accurati studi in materia sul comportamento dei corvi. Questo particolare tipo di uccello, in special modo quello americano (Corvus brachyrhynchos), è assai sensibile al cosiddetto “apprendimento sociale”: nella sua crescita, allora, acquisisce una serie di informazioni che si rivelano decisive nei comportamenti successivi, anche a distanza di molto tempo. Ed allora, con un compromesso evolutivo tra l'acquisizione di informazioni “costose” ottenute in prima “persona” e quelle “sociali”, meno costose ma forse meno affidabili, il corvo è in grado di riconoscere i tratti del viso una una persona che ha classificato come “pericolosa”.
A sostanziare lo studio una ricerca effettuata con un numero significativo di corvi selvatici, che sono stati esposti ad una nuova “faccia pericolosa”. Si trattava di persone a cui erano state apposte delle maschere uniche e poco “raccomandabili”, che esprimevano tratti umani modificati. Sono stati intrappolati, fasciati e poi rilasciati circa quindici uccelli in cinque luoghi di ricerca vicino a Seattle, negli Stati Uniti. Leggiamo insieme il contenuto della ricerca: “Un'immediata risposta di rimprovero alla maschera pericolosa dopo la cattura da parte di corvi precedentemente catturati dimostra l'apprendimento individuale, mentre una risposta immediata da parte di corvi che non sono stati catturati probabilmente rappresenta il condizionamento alla scena della cattura da parte della folla di uccelli che si è radunata durante la cattura stessa. Il successivo riconoscimento di maschere pericolose da parte di corvi solitari che non sono mai stati catturati è coerente con l'apprendimento sociale orizzontale. Il rimprovero indipendente da parte dei giovani corvi, i cui genitori li avevano condizionati a rimproverare la pericolosa maschera, dimostra un apprendimento sociale verticale. I corvi che hanno subito una cattura diretta da parte degli uomini con la maschera pericolosa in seguito hanno discriminato tra maschere pericolose e neutre in modo più preciso rispetto ai corvi che hanno appreso attraverso i mezzi sociali”. 
Occhio, dunque a non far male ai corvi. Anche a distanza di tempo non dimenticheranno il vostro volto ed avranno nei vostri confronti un atteggiamento ….poco cordiale. Ma solo se li avrete maltrattati.

RIFERIMENTI LETTERARI:
-  “Social learning spreads knowledge about dangerous humans among American crows”, Heather N. Cornell et al, Proceedings of the National Academy of Sciences, 2011

 

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