L'iniziativa, realizzata da La Fabbrica in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria e con il contributo incondizionato di AstraZeneca, ha l'obiettivo di informare le famiglie su come difendere i più piccoli dal virus.
Gli incontri tra pediatri e genitori sui vari strumenti di prevenzione si terranno il 27 ottobre presso l'Istituto Comprensivo Michele Pironti di Montoro e il 28 presso l'Istituto Comprensivo Perna – Alighieri di Avellino.
Con l'arrivo dell'autunno si torna parlare di influenza e di prevenzione. Il virus influenzale, secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità[1], colpisce in media ogni anno il 9% della popolazione, con picchi del 26% tra i bambini fino a 14 anni, e può in alcuni casi portare a complicanze tali da richiedere il ricovero in ospedale. Tali dati evidenziano quanto sia importante mettere in pratica azioni di prevenzione per ridurre la malattia e favorire il benessere della popolazione. E proprio con lo scopo di prevenire la diffusione del virus influenzale nei più piccoli, è stata lanciata la campagna "Influenza: prevenire è proteggere" (https://www.scuola.net/progetti/118/influenza-prevenire-e-proteggere), realizzata da La Fabbrica, Gruppo internazionale leader nello sviluppo di percorsi di comunicazione educativa, in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria e con il contributo incondizionato di AstraZeneca. La campagna, che si svolgerà durante il mese di ottobre in 20 scuole dell'infanzia e primarie di 10 province italiane, tra cui quella di Avellino, ha l'obiettivo di sensibilizzare i genitori dei bambini tra i 4 e i 10 anni, non solo circa il corretto iter di prevenzione attraverso la messa in pratica di adeguati comportamenti igienico-sanitari, ma anche sull'importanza della protezione vaccinale per i più piccoli, la cui somministrazione va sempre valutata assieme al proprio pediatra. Grazie a una corretta prevenzione è possibile infatti evitare che il virus influenzale colpisca i bambini che, oltre a essere tra i più esposti e colpiti, ne sono anche i maggiori trasmettitori nelle comunità di appartenenza (famiglia, scuola, ecc.).