web1

facebook
whatsapp
image-452

Gli effetti dei cambiamenti climatici sulle colture. È allarme in Irpinia

2023-05-20 16:00

author

Attualità, Avellino , agronomi, Colture, Clima,

Gli effetti dei cambiamenti climatici sulle colture. È allarme in Irpinia

I consigli degli agronomi

coltivazioni.jpeg

(di Flavia Balestra) Le bombe d'acqua (tanta pioggia in poco tempo) non servono per le riserve idriche, lisciviano in superficie, causano  smottamenti, ingrossamenti dei fiumi, esondazioni, allagamenti e pericoli per la società e per le colture agrarie". È l'allarme lanciato da Antonio Capone presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Avellino.

"Siamo nel pieno del cambiamento climatico: siamo a circa 500 mm di pioggia in 4 mesi e mezzo, febbraio tra i mesi meno piovosi, con 25 mm di pioggia mentre in 15 giorni di maggio abbiamo avuto 100 mm di pioggia. Abbiamo assistito ad un inverno mite e poco piovoso, un mese fa eravamo a parlare di siccità invernale con meno 40 % di precipitazioni, ci troviamo a metà maggio con la primavera che non è ancora partita e con 15 giorni di continue piogge che creano il problema opposto.

Tirando le somme potremmo dire che abbiamo recuperato dal punto di vista di riserve idriche, ma non è assolutamente cosi", spiega il presidente Capone.

 "In primavera le piante avrebbero necessitano di acqua, ma anche di energia solare necessaria per le normali funzioni biologiche e fisiologiche – aggiunge Capone - La vegetazione è in ritardo di circa 20 giorni rispetto alla media degli altri anni, i giovani germogli, le piogge, il perdurare delle alte  umidità e le temperature di 18-20 gradi, sono purtroppo il giusto mix per lo sviluppo di patologie funginee  a carico delle piante e di malattie del legno.  In tutto questo – sottolinea Capone - non si riesce ad entrare in campo con i mezzi agricoli  per compiere la difesa fitosanitaria e mettere in sicurezza la produzione. All'orizzonte almeno altri 10 giorni di condizioni climatiche avverse. Al momento siamo impotenti, possiamo solo aspettare".

"Agli agricoltori e alle aziende agricole consigliamo di essere pronti ad intervenire per la difesa fitosanitaria – dice Capone - con prodotti idonei per la coltura tenendo in considerazione lo stato vegeto/produttivo e le condizioni climatiche del periodo. Da preferire prodotti sistemici, traslaminari e citotropici ai prodotti di contatto, che visto il momento verrebbero ad essere dilavati.  In questo modo è diventato molto difficile fare agricoltura, non ci sono tecniche agronomiche o protezioni che tengono, le aziende agricole  sono in grande difficoltà".

"Siamo nel pieno del cambiamento climatico – evidenzia Capone - che si fa sentire con tutta la sua forza. Si passa da un clima  mediterraneo ad un clima tropicale, con estremi climatici che vanno da siccità a bombe d'acqua, alte temperature a vento forte, grandine a smottamenti. Bisogna rimboccarsi le maniche e prendere consapevolezza che le nostre azioni quotidiane pesano come macigni sul cambiamento climatico che è già in atto, e che ogni evento estremo ci presenta il conto, che diventa sempre più salato.  E' necessario alzare l'asticella anche della prevenzione, vedo alvei dei fiumi sporchi è mai puliti, valloni diventare discariche, canali di scarico pieni di terreno e di spine, manutenzioni private e pubbliche inesistenti", conclude Capone.

L’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali esprime il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime dell'Emilia Romagna e tutta la solidarietà  agli sfollati e a chi ha avuto danni per questa impressionante calamità.

 

 

 


facebook

Direttore responsabile Katiuscia Guarino
​redazione@irpiniareport.it

Irpinia Report - Quotidiano d'informazione della Campania e della Provincia di Avellino. Registrazione Tribunale di Avellino n.1/2011 del 3 febbraio 2011
Copyright © Irpinia Report Partita IVA: 02606770648 - Tutti i diritti sono riservati. Vietata la riproduzione, anche parziale, senza inequivocabile autorizzazione dell'editore