Vini, Petitto dice no al 'Campania Doc ' e si fa promotore di un tavolo istituzionale
"Nell'anno in cui ricorre il ventennale del DOCG del Taurasi, irrompe lo spettro del Campania Doc che rischia di alimentare confusione, determinando l'effetto di un livellamento verso il basso di produzioni di alta qualità, come anche il Greco di Tufo e il Fiano".
Così il consigliere regionale Livio Petitto, capogruppo di "Moderati e riformisti", a proposito della volontà palesata dalla Regione Campania con l'assessore Caputo, di creare una denominazione di origine controllata 'Campania' per il settore vitivinicolo.
"Non posso che condividere l'allarme dei diversi produttori irpini, chiaramente contrari alla volontà della Regione di istituire una Doc che identifichi tutti i vini prodotti in Campania- prosegue il consigliere di opposizione- In Irpinia abbiamo produzioni pregiate strettamente legate a territori unici al mondo, che danno vita a prodotti di assoluta eccellenza quali sono i vini commercializzati sotto le nostre tre Docg che, quindi, non possono essere assolutamente mescolati in un unico calderone, generando un dramma per gli imprenditori vitivinicoli delle nostre aree interne.
Non possiamo permetterci e permettere a nessuno di far sottrarre al nostro territorio una simile ricchezza, per questo- annuncia l'onorevole Petitto- sono pronto a farmi promotore di incontro istituzionale con tutti gli attori del settore enologico e i portatori di interesse per avviare un'opera di sensibilizzazione utile a capire davvero cosa sarà una Doc Campania anche per il settore vitivinicolo".