L’interno del Santuario di San Ciriaco a Torre Le Nocelle è stato ridotto in cenere dall’incendio che l’altra notte ha divorato il luogo di culto. I carabinieri indagano sulle cause che hanno scatenato il mostruoso incendio. Si ipotizza un corto circuito oppure un cero lasciato acceso. Non si esclude, però, l'azione dolosa. Le alte lingue di fuoco fuoriuscivano dal campanile e dalle finestre. I vetri sono andati in frantumi. Sono state necessarie alcune ore di lavoro da parte delle squadre dei vigili del fuoco della sede centrale di Avellino e del distaccamento di Grottaminarda, supportate da un’autobotte e dall’autoscala. Il rogo è divampato intorno alle 2,30. I caschi rossi hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e a verificare la staticità dell’edificio. I caschi rossi sono riusciti a salvare la statua di San Ciriaco e quella di San Lorenzo. Il resto, purtroppo, è stato divorato dal fuoco. Sulla devastazione che ha interessato la chiesa indagano i carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, che sono subito intervenuti non appena ricevuta la segnalazione dell’imponente incendio. Ancora non ci sono certezze sull’origine del rogo. Si ipotizzano, dunque, il corto circuito, un cero lasciato accesso, ma non si scarta l’azione dolosa. I militari dell’Arma hanno eseguito i primi accertamenti. Nelle loro mani una prima informativa dei caschi rossi. Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stato il titolare del bar della piazza che si trova alle spalle della chiesa. Ha lanciato immediatamente l’allarme.