

(di Katiuscia Guarino)
Nel cuore verde dell’Alta Valle del Sabato, tra colline silenziose e memorie secolari, il 2025 segna un anniversario che vibra di orgoglio e appartenenza: i 500 anni di autonomia comunale di Santo Stefano del Sole. Un traguardo straordinario, che trasforma quest’anno in un crocevia di storia e rinascita, di memoria e festa.
Era il 1525, come racconta con passione e rigore lo storico e sacerdote Giuseppe Colacurcio nel suo prezioso volume “Notizie Storiche del Comune” (1914), quando Santo Stefano si staccava ufficialmente da Sorbo Serpico. Una divisione dei demani che sanciva non solo una questione amministrativa, ma l’inizio di un’identità forte, capace di attraversare i secoli fino a oggi. Proprio quell'opera è tornata alla luce in una recente ristampa curata dall’associazione culturale Tre Tigli, a testimonianza di un legame profondo con le radici.
Cinque secoli dopo, è tempo di celebrare. E lo si fa con il cuore aperto e lo sguardo fiero, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gerardo Santoli, consigliere provinciale, e al sostegno della Regione Campania e della Provincia di Avellino. Il calendario è ricco di eventi che scandiranno tutto l’anno, con un'attenzione speciale al periodo estivo, per accogliere anche i tanti santostefanesi che tornano da lontano, portando con sé ricordi e voglia di comunità.
Il logo ufficiale del Cinquecentenario e un video promozionale aprono le danze di un programma che mescola tradizione e innovazione. Il 20 luglio sarà uno dei momenti più attesi, con il concerto di Eugenio Bennato, voce storica della musica popolare del Sud, che risuonerà tra le vie del paese come un inno alla storia e alla cultura locale.
Ma non mancheranno le celebrazioni religiose, autentico cuore pulsante della vita comunitaria: le feste di San Giuseppe, Santo Stefano e San Vito diventeranno ancora più cariche di significato in quest’anno speciale, unendo sacro e profano, memoria e speranza.
Santo Stefano del Sole si racconta e si rinnova, con fierezza e partecipazione. Un borgo che, nei suoi 500 anni, continua a camminare con passo sicuro, radicato nella storia ma pronto a scrivere nuove pagine di futuro.