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(di Katiuscia Guarino)
Ancora una giovane vita sull’orlo del baratro. A Montoro, nella frazione Piano, una ragazza di 24 anni ha tentato di togliersi la vita gettandosi da un ponte ferroviario, in un gesto disperato che richiama l’attenzione su un fenomeno sempre più diffuso: il malessere psicologico tra i giovani. Era da poco passata le mezzanotte quando un cittadino, notando la giovane in evidente stato confusionale vicino al viadotto, ha dato l’allarme. Sul posto è intervenuta con tempestività una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Solofra. Lì, tra le lacrime e la disperazione, la ragazza minacciava di buttarsi giù. I militari, comprendendo la delicatezza della situazione, hanno scelto un approccio umano e paziente. Uno di loro si è avvicinato con calma, cercando un contatto empatico per instaurare un dialogo rassicurante. Parole semplici, uno scambio di sguardi, e poi il gesto decisivo: sono riusciti a bloccarla e salvarla proprio un attimo prima del gesto estremo. La ragazza è stata affidata ai sanitari del 118 e trasferita in ospedale per gli accertamenti del caso.
Resta forte l’interrogativo: cosa spinge una giovane donna a scegliere il silenzio, la solitudine e infine il gesto estremo? La sua vicenda è l’ennesimo campanello d’allarme su un disagio giovanile profondo che troppo spesso resta invisibile. Serve ascolto, serve presenza, servono strumenti concreti per intercettare il dolore prima che si trasformi in tragedia.