(di Flavia Balestra) Hanno scalato rapidamente la classifica, soprattutto negli ultimi anni, degli animali d'affezione. Se prima era destinato esclusivamente al consumo alimentare, il coniglio viene ora considerato, soprattutto per la tenerezza che ispira nei bambini, uno degli animali da compagnia più diffusi in Italia dopo cani e gatti. Questo anche per la capacità dei conigli di interagire con l'uomo, frutto di una socialità innata che questi animali dimostrano assai presto, dopo la nascita, con i propri simili. In tal senso importanti sono state le conclusioni tratte da Gunn e Morton in seguito ad una attenta osservazione: i conigli, essendo animali sociali, hanno bisogno del contatto con altri individui per poter esprimere ogni forma presente nel campionario dei comportamenti. Lo studio di Sandra Kaźmierczak si è occupato dell’osservazione dei comportamenti di affiliazione, di esplorazione, di alimentazione, conforto, riposo e di mobilità. Ebbene, il 56% dei conigli osservati aveva nel gruppo un compagno/a preferito e l'84% preferiva un determinato posto all'interno del recinto. Ed ancora, le attività di comfort – tra cui il riposo - venivano effettuati preferibilmente ad un certo orario del mattino.
Ma davvero questi animali vanno sempre d'amore e d'accordo? Non è così. Il limite temporale in cui si vanno affermando anche comportamenti aggressivi nel gruppo è quello del superamento della pubertà. La castrazione diminuisce nettamente l'aggressività interpersonale anche se il sesso non influisce sul comportamento dei conigli.
Al di là delle problematiche che possono osservarsi all'interno di un gruppo (importante è la grandezza della gabbia per consentire spostamenti singoli ed evitare conflittualità ulteriori), c'è da dire che un coniglio tenuto in solitudine sviluppa un innalzamento di stereotipie, come hanno dimostrato Morisse e Maurice. E ciò perché perdono la capacità di interagire con altri individui della stessa specie.
Dunque, un individuo solitario sarà più stressato e reattivo, mentre favorire la socialità lo aiuterà senz’altro. Già partendo da un numero di due conigli, si noterà l'aumento di vantaggi, anche a partire dall'utilizzo di oggetti per diversificare l'ambiente. Ciò perché cresce la curiosità e l'imprevedibilità del comportamento.
Insomma, al coniglio piace stare insieme al suo simile: con lui gioca, mangia, beve e addirittura riposa, dimostrando un forte legame sociale, favorito dalla dimensione degli spazi a disposizione e dalla densità animale: studi in proposito, infatti, hanno dimostrato che si registrano meno comportamenti sociali, di movimento ed esplorativi se il gruppo aumenta di numero. All'interno dei vari comportamenti c'è anche predilezione per quelli fatti in solitudine, come il movimento e l'esplorazione.
Un'ultima considerazione: chi possiede un coniglio in casa si sarà reso conto della sua attività notturna: questi animali, infatti, sono considerati notturni o crepuscolari. Ciò significa che durante il giorno vengono effettuati i comportamenti di riposo, mentre di notte svolgono le vere e proprie attività tipiche della specie, che attenzione, non fa parte dell’ordine dei Roditori, come molti credono, ma a quello dei Lagomorfi.
RIFERIMENTI LETTERARI:
- Gunn, D. and Morton, D. B.: Inventory of the behavior of New Zealand White rabbits in laboratory cages, Appl. Anim. Behav. Sci., (1995)
- Morton, D. B.: Behaviour of Rabbits and Rodents 193–210, in: The Ethology of Domestic Animals: an Introductory Text, edited by: Jensen, P., CABI, New York, (2002)
- Sandra Kaźmierczak et al., (2019) : Behaviour of domestic rabbits during 2 weeks after weaning” su FBN in Archives Animal Breeding
- Morisse, J. P. and Maurice, R.: Influence of stocking density or group size on behaviour of fattening rabbits kept under intensive conditions, Appl. Anim. Behav. Sci., (1997)