Riceviamo e pubblichiamo la poesia di Luigi Falco, originario di Baiano, che racconta i drammatici momenti vissuti in Irpinia durante il terremoto dell'80.
"Per non dimenticare...23 novembre 1980
Ero appena dodicenne,
quando da una catastrofe sono rimasto indenne
La terra ha tremato più di un minuto,
distruggendo tutto ciò che ha potuto.
Fiumi di lacrime sono stati versati
nei luoghi colpiti e scombussolati.
La morte, padrona imparziale dell'esistenza,
ha seminato lutti, disperazione e impazienza.
Tragedia di indescrivibile grandezza
ha unito l'Italia con fermezza.
Ognuno ha fatto il possibile
per rendere l'Irpinia più vivibile.
Era il 23 novembre dell'ottanta,
una data di cui nessuno si vanta.
Un giorno da ricordare,
memoria di chi non può più dimenticare".
L'autore nasce a Baiano nel 1968. Laureato in Scienze Geologiche presso l'Università degli studi di Napoli "Federico II". Geologo, diplomato in scienze religiose e docente di sostegno, è appassionato di lettura e scrittura creativa. Ha pubblicato libri, racconti e poesie in diverse antologie. Attualmente insegna presso l'Istituto Omnicomprensivo "G. Marcelli" di Foiano della Chiana (AR).